Black Mirror: fantasia o realtà?

Molto spesso sentiamo parlare di futuro e di come cambierà il mondo tra 10, 20, 100 anni e a tal proposito è impensabile parlare di futuro senza pensare all'evoluzione della tecnologia e dell'intelligenza artificiale.
Si prospetta addirittura che nel 2030 l'intelligenza artificiale sarà al centro della nostra vita: reale e virtuale quasi coincideranno.
Certo, questo ci fa ben sperare che saranno costruite macchine molto più efficienti di quelle attuali e che queste aiuteranno gli uomini in molti più aspetti della vita quotidiana rispetto ad oggi rendendo la vita molto più semplice ma, d'altra parte, è lecito chiedersi se questo sviluppo andrà invece in una direzione sbagliata, andando addirittura a "distruggere" la vita umana.
Purtroppo, infatti, non è raro sentir parlare del futuro come un era catastrofica per l'umanità, che sarà sopraffatta dalle sue stesse invenzioni tecnologiche.
Le paure più comuni riguardano innanzitutto gli scenari fantascientifici secondo cui le macchine distruggeranno l'intera umanità e domineranno il mondo, ma anche paure più "reali", legate ad esempio al mondo del lavoro, secondo cui le macchine sostituiranno l'uomo in tutte le attività lavorative.
Il progresso dell'AI, è diventato ai giorni d'oggi anche un tema di rilievo per libri, film e serie, che cercano di descrivere un futuro dominato dalla tecnologia, nascondendo al loro interno anche un messaggio importante per l'umanità: andiamoci piano, o rischieremo di esserne sopraffatti.

Molti di voi, ad esempio, conosceranno Black Mirror, la serie inglese che mostra un visione distorta di un "futuro" quasi presente, inquietante e dominato dall'intelligenza artificiale.
In Black Mirror, infatti, è fondamentale il messaggio che l'episodio vuole comunicare. Ogni storia si fa portavoce di un'analisi lucida e disincantata di un aspetto della nostra società. Grande spazio trovano le riflessioni sui mezzi di comunicazione di massa e sui social media e sui devastanti effetti che possono avere in politica e nella società.
Da quando la serie è uscita per la prima volta, nella realtà sono stati fatti enormi progressi in campo tecnologico, rendendo la serie molto più vicina al nostro presente.

Ecco alcuni esempi:
- In "The Entire History of You" , una coppia in crisi vive in una realtà in cui i ricordi vengono registrati da chip impiantati nelle persone man mano che li vivono, in modo che possano essere rivisti e rielaborati. Le lenti a contatto si offuscano quando qualcuno è nel mezzo della riproduzione di un ricordo, registrato da un impianto collocato dietro le orecchie.
Nella realtà. Nel 2016 si è sparsa la notizia secondo cui Samsung avrebbe brevettato un nuovo modello di lenti a contatto high tech in grado di fare video e scattare foto ad ogni battito di ciglia. La camera sarà, ovviamente, collegata al vostro smartphone e vi consentirà di caricare, modificare e condividere in tempo reale tutto ciò che i vostri occhi vedranno.
Inoltre, anche Google ha di recente brevettato una videocamera che registra dal vivo le proprie esperienze e le organizza in modo che possano essere riviste. La telecamera viene montata su un "dispositivo indossabile".
- In "White Christimas", un dispositivo per la realtà aumentata chiamato "Z-eye" viene inserito negli occhi delle persone, permettendo per esempio a una persona a distanza di comunicare con un'altra mantenendo un contatto visivo.
Nella realtà. A gennaio dello scorso anno Google ha presentato un paio di lenti a contatto dotate di un sensore senza fili (in futuro potrebbero essere utilizzate dai diabetici per tenere sotto controllo i loro livelli di glucosio nel sangue.) In stile Black Mirror, dovrebbero essere dotate di microvideocamere.
- In "Be Right Back" un ragazzo muore in un incidente stradale: la sua ragazza per sentirne meno la mancanza si affida a un servizio che permette di creare un'intelligenza artificiale basata su tutte le cose che lui aveva fatto e scritto online. Sempre tramite questa intelligenza, si fa consegnare a casa un corpo artificiale che, nutrito con i dati acquisiti, si tramuta in una replica fisica di Ash.
Nella realtà. La startup ETER9, fondata nel 2014, è ancora in fase di sperimentazione, ma promette di poter creare un'intelligenza artificiale basata sulle abitudini e le cose scritte e fatte online dalle persone. Dovrebbe essere in grado di pubblicare autonomamente cose, commentare e mettere "Mi piace" ai post degli altri, basandosi sui dati raccolti su qualcuno che esiste davvero. Queste intelligenze artificiali potrebbero continuare a esistere anche quando le persone su cui sono basate sono morte, simulando il loro linguaggio e il loro comportamento.
- In Nosedive, Lacie , ci accompagna in un mondo in cui tutte le interazioni sociali sono scandite da un'app di valutazione. Il rating ottenuto dalle giudizio del tuo prossimo, stabilisce anche il tuo status sociale. Più stelle, significano più privilegi; poche stelle fanno di te un lebbroso.
Nella realtà. Stando a quanto dichiarato, la Cina sta per dotarsi di un punteggio di cittadinanza al fine di costruire "un sistema di fiducia" e "una cultura di sincerità".
Il sistema sarebbe al momento in fase sperimentale, ma potrebbe diventare obbligatorio nel giro di un paio d'anni. Il cosiddetto Social Credit System valuterà i cittadini in base a molti paramentri, fra i quali, lo storia creditizia, la capacità di rispettare obblighi contrattuali e situazione lavorativa. In alcuni protocolli sperimentali, il progetto è stato impostato per prendere in considerazione qualche altro fattore come, ad esempio, le abitudini di consumo, gli hobbies, la rete di familiari ed amicizie.
- In Playtest, un giovane ragazzo patito di videogiochi decide di accettare di fare da cavia per un nuovo tipo di gioco. Tramite un chip di controllo neurale, il ragazzo si troverà ad interagire con il videogame tramite ologrammi e illusioni ottiche, immergendosi completamente in esso. L'avventura non sarà priva di pericoli e paranoie, fino allo sconvolgente finale.
Nella realtà. Il settore dei videogiochi è tra quelli che sta facendo maggiori progressi nel campo dell'intelligenza artificiale.
Oggi, grazie alla combinazione di software e dispositivi hardware è possibile replicare uno spazio virtuale, all'interno del quale l'utente può muoversi liberamente, come se si trattasse di un ambiente "reale".
Il visore e i software che vengono impiegati a tale scopo, tengono traccia dei movimenti del capo e del corpo dell'utente, adattando la prospettiva e la visuale alla propria posizione, restituendo un'esperienza alquanto realistica.
Ovviamente questo però è solo l'inizio, e con il tempo queste somiglianze potrebbero diventare sempre di più, arrivando addirittura a combaciare.
A questo punto una domanda sorge spontanea:
un giorno le macchine potranno davvero prendere il controllo?
Il mondo si divide in due per la risposta: da una parte ci sono gli scettici, coloro che non temono una ribellione delle "creature" artificiali, né che un giorno esse sostituiranno l'uomo; dall'altra parte invece ci sono coloro che vedono l'intelligenza artificiale con sospetto e preoccupazione, se non addirittura con odio e che temono quindi il progresso tecnologico.

Dal mio punto di vista, ci preoccupiamo troppo: certamente io credo che si arriverà ad un punto in cui l'intelligenza artificiale raggiungerà livelli altissimi, impensabili ai giorni d'oggi, tuttavia non sono affatto preoccupata di questo sviluppo, anzi ne sono felice e curiosa e credo che questo sviluppo stia alla base dello sviluppo della stessa società umana: senza evoluzione non ci sarebbero né crescita né miglioramenti.
Inoltre, come avete letto nel sito web, l'attenzione etica agli sviluppi dell'intelligenza artificiale cresce, per fortuna, sempre di più.
Questi regolamenti vanno a contenere i pericoli di cui tanto si teme, mettendo in chiaro quali sono i limiti etici entro i quali è possibile sviluppare l'intelligenza artificiale.
Di conseguenza, finché l'uomo rispetterà queste regole, le macchine non potranno prendere il controllo!
Semmai, bisogna quindi avere più paura della mente umana che spesso non sa essere responsabile!
Secondo me, almeno per il momento, bisognerebbe concentrarsi più sui vantaggi che sugli svantaggi di queste nuove creazioni intelligenti.
Elencarli tutti diventa difficile, se non impossibile, quindi ci soffermeremo sui principali:
- L'intelligenza artificiale completa le attività di routine con facilità. Molte delle attività che completiamo ogni giorno sono ripetitive e con l'AI, possono essere automatizzate, perfezionando con precisione l'apparecchiatura al fine di funzionare per lunghi periodi di tempo per completare il lavoro.
- L'intelligenza artificiale può funzionare indefinitamente. I lavoratori umani sono in genere operativi per 8-10 ore di produzione ogni giorno, mentre l'intelligenza artificiale può continuare a funzionare per un periodo di tempo indefinito, finché è disponibile una risorsa di energia e l'attrezzatura è adeguatamente curata.
- L'intelligenza artificiale fa meno errori. L'intelligenza artificiale è quindi importante in settori in cui l'accuratezza e la precisione sono la priorità assoluta, perchè è in grado di agire meglio dell'uomo.
- L'intelligenza artificiale ci aiuta a esplorare. Ci sono molti posti nel nostro universo dove sarebbe pericoloso, se non impossibile, cercare una via d'esplorazione. L'intelligenza artificiale ci consente di saperne di più su questi luoghi, favorendo il nostro database di conoscenza delle specie. Possiamo esplorare le parti più profonde dell'oceano, viaggiare verso pianeti inospitali e persino trovare nuove risorse da consumare grazie a questa tecnologia.
- L'intelligenza artificiale può essere utilizzata da chiunque. Esistono diversi modi in cui la persona media può sfruttare i benefici dell'AI giorno per giorno. Nelle case smart alimentate dall'intelligenza artificiale, il termostato e la regolazione energetica aiutano a ridurre la bolletta mensile. La realtà aumentata consente ai consumatori di visualizzare gli oggetti nella propria casa senza prima acquistarli. Un'AI applicata correttamente permette alla nostra percezione della realtà di essere migliorata, creando un'esperienza personale positiva.
Ammettiamolo: oggi sarebbe impossibile vivere senza l'aiuto dell'AI e della tecnologia in generale!
Io mi sento molto fortunata a vivere in quest'epoca.
Pensiamo ad esempio a questo periodo di pandemia, dovuta al COVID-19: cosa avremmo fatto senza l'aiuto della tecnologia? Come avremmo passato questi giorni? E la scuola? Lo smart-working? Per non parlare della ricerca, e dell'aiuto dei moderni macchinari dato in ospedale.
Molte delle cose che noi oggi facciamo regolarmente non esisterebbero e ciò avrebbe reso la situazione che stiamo vivendo ancora più insopportabile di quel che già è.
Noi siamo quindi contenti e grati dello sviluppo della tecnologia, e speriamo (e ci crediamo pure) che i progressi che verranno fatti in questo campo, aiuteranno sempre di più l'umanità, anziché distruggerla.
E voi? Come la pensate? Lasciate un commento!
P.s: se non avete ancora visto Black Mirror, ecco il trailer. Buona visione!