Il casco Meta di CloudMinds e gli Envision Glasses
Human Augmentation sta per tecnologie di potenziamento umano, chiamate anche Human 2.0 o Biohacking.
Queste tecnologie hanno il potenziale di migliorare, nel bene o nel male le prestazioni umane.
Possiamo fare tantissimi esempi a riguardo, proprio perchè questo è uno dei principali obiettivi delle "Creazioni intelligenti" dell'uomo.
Le tecnologie più impressionanti fino ad ora riguardano in particolare il miglioramento dello stile di vita di persone con disabilità.
Per fare un esempio, la startup cinese CloudMinds ha sviluppato Meta, un casco intelligente che grazie a una combinazione di intelligenza artificiale, sensori intelligenti e riconoscimento visivo riesce ad aiutare le persone ipovedenti a muoversi in sicurezza negli ambienti urbani.

COME FUNZIONA META
Meta sembra un casco da ciclismo e utilizza sensori e telecamere per mappare i suoi dintorni, inviando informazioni a un server cloud, che devono essere elaborate dalla tecnologia AI.
Le informazioni possono essere comunicate attraverso il parlato, aiutando i non vedenti e coloro che hanno disabilità visive a camminare nelle strade, riconoscere oggetti e semafori e attraversare in sicurezza.
CloudMinds è l'azienda che produce anche il robot umanoide Pepper.Un altro esempio, riferendoci sempre ai problemi di cecità e ipovedenza, sono gli Envision Glasses.
Nati dalla collaborazione con Google, questi occhiali permetteranno all'utente di essere a conoscenza dell'ambiente circostante attraverso la descrizione ad alta voce.
Rendere più indipendenti le persone non vedenti o ipovedenti: è questo l'obiettivo di Envision, startup con sede a L'Aia, in Olanda, che - in collaborazione con Google - ha creato questi occhiali smart, per consentire loro di vedere, attraverso la descrizione di ciò che li circonda.
COME FUNZIONANO GLI ENVISION GLASSES

Grazie all'intelligenza artificiale, infatti, il software del dispositivo è in grado di estrarre ogni tipo di informazione dall'ambiente circostante, descrivendolo ad alta voce: per l'utente, quindi, sarà più semplice prendere i mezzi pubblici, leggere un documento di lavoro o riconoscere l'amico che ha di fronte.
Questo è possibile grazie a un avanzato Ocr, sistema di riconoscimento ottico dei caratteri, che è in grado di analizzare diversi tipi di testo su qualunque superficie, come un libro di ricette, un poster, un cartello stradale, una notifica sul pc o sullo smartphone, ma anche un messaggio scritto a mano.
RICONOSCONO I VOLTI
Nonostante esistano numerosi Ocr, questo promette di essere il più veloce e accurato al mondo, potendo infatti riconoscere più di 60 lingue.
Un'altra caratteristica degli Envision Glasses riguarda la capacità di riconoscere i volti, descrivere le scene e rilevare i colori che si hanno di fronte.
Come mostrato dal video caricato su YouTube, infatti, con un doppio tap sull'asta destra degli occhiali, il device analizzerà la situazione permettendo all'utente di salutare un collega sul posto di lavoro, comprare gli ingredienti giusti per la propria ricetta preferita o essere informati su orario e prossimo treno in partenza.
UN' EVOLUZIONE DEI GOOGLE GLASS
Gli Envision Glasses, altro non sono che i Google Glass, integrati dal software di Envision, basato sull'intelligenza artificiale.
Un passo decisamente importante, ma comunque naturale visto il punto di partenza della startup olandese. Un modo, invece, per Google, per rilanciare uno dei suoi più grandi flop.
La capacità di Envision, comunque, già si era vista con le app disponibili per iOS e Android, che sono in grado di compiere le stesse operazioni: il passaggio dallo smartphone a un dispositivo indossabile, quindi, era solo questione di tempo. Gli Envision Glasses possono già essere preordinati a 1.499 euro, prima di passare a 1.699 e infine 1.899 euro: il dispositivo è ancora in fase di sviluppo e quindi le spedizioni inizieranno solamente solamente ad agosto.
Il prezzo può certamente rappresentare un ostacolo, rendendo inaccessibile il device a molte persone: secondo l'Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità - Iapb - infatti circa 253 milioni di individui nel mondo soffrono di ipovisione.